Brionia, pianta erbacea detta zucca marina

La Brionia è una pianta rampicante spontanea appartenente alla famiglia delle Cocurbitaceae. Più conosciuta con i nomi di zucca marina, vite bianca, zucca matta, vite del diavolo o pianta delle fate, cresce indistintamente dal nord al sud Italia. Si trova vicino ai corsi d’acqua, nei boschi, vicino a siepi e arbusti e in posti umidi a partire dalle zone vicino al mare per arrivare all’alta montagna.

Si presenta con una grossa radice tuberosa e fusti che possono arrivare anche a 4 metri di lunghezza. E’ coperta da peli corti e le sue foglie hanno una lamina dotata di nervatura triangolare con 5 lobi arrotondati. La fioritura della brionia avviene da aprile a giugno e i suoi fiori sono piccoli e gialli. I frutti maturi sono invece bacche sferiche di un coloro rosso acceso.

La brionia è una pianta velenosa che se ingerita può provocare disturbi più o meno seri come vomito, nausea, irritazione della mucosa intestinale, dolori addominali, infiammazione delle vie urinarie e diarrea. Il contatto diretto con le sue parti può dare origine a dermatiti allergiche. Le parti più velenose sono i semi, i frutti e le radici.

Pianta erbacea detta zucca marina

La brionia viene utilizzata moltissimo in omeopatia per il suo ampio potere curativo che riguarda diversi disturbi e patologie. Il rimedio omeopatico si ricava dalla Brionia Alba ed è dalle radici che si estrae la tintura madre; questa viene prelevata poco prima della fioritura e come detto è preziosa per curare diversi problemi di salute. Questa pianta rampicante, che come cocomeri e zucche fa parte delle Cocurbitaceae, ha ottime proprietà rilassanti ed antinfiammatorie per il sistema nervoso e apporta altri importanti benefici.

E’ impiegata in particolare per contrastare dolori forti che si protraggono nel tempo e che compaiono lentamente. Il rimedio è utile infatti per migliorare le stato psicofisico generale e non per un disturbo singolo già individuato. Nello specifico il trattamento con la brionia è indicato per un determinato gruppo di persone che presentano disturbi facilmente trattabili con il rimedio. Sono quei soggetti con cefalee frequenti, umore irritabile, secchezza delle mucose, tosse, arsura e stipsi. In genere questi problemi si avvertono maggiormente al risveglio e dopo i pasti ma anche quando si subiscono degli sbalzi termici.

Proprietà curative

La brionia è particolarmente indicata per la cura di patologie legate all’apparato respiratorio, a quello digerente e a quello muscolare e articolare. Si può assumere quando si presentano bronchite, tosse, febbre e sintomi influenzali o in caso di asma. E’ utile per contrastare i disturbi legati dell’apparato digerente quando si avverte un peso sullo stomaco, in caso di vomito, e nausea, diarrea e stipsi. La sua efficacia è comprovata anche per lenire i reumatismi, i dolori alle articolazioni e le infiammazioni del nervo sciatico. E’ indicata anche per trattare nevralgie, dolori muscolari alla spalla, al collo e alla nuca e contro le cefalee.

La brionia è efficace per alleviare e curare i problemi relativi all’apparato genitale e urinario come amenorrea, dismenorrea, cistite e seno dolente. I suoi benefici sono utili anche per gli stati infiammatori di palpebre e occhi, per curare alitosi, faringiti, afte alla bocca e gola secca. E’ un rimedio a tutto tondo che può migliorare lo stato di salute generale visto che rilascia effetti positivi anche sulla psiche, migliorando lo stato d’animo di chi avverte agitazione e irritabilità e tende ad un umore cupo.

Dosaggio

La brionia si assume in gocce o in granuli: per tutti i tipi di trattamenti è indicata la dose in diluizione 5CH di 5 gocce o 3 granuli ogni ora, da cambiare gradatamente quando si avverte un miglioramento. Anche in questo caso è bene chiedere consigli all’omeopata di fiducia. Come detto la brionia è una pianta velenosa a tutti gli effetti per cui va trattata come tale. Facendo attenzione è possibile usare la radice per preparare decotti ed infusi. Il decotto si realizza con 5 gr di radice macinata da far bollire per 5 minuti. Dopo averlo filtrato si possono assumerne 3 cucchiai al giorno. L’infuso prevede l’uso di 5 gr di radice macinata per litro di acqua. Berne due cucchiai nell’arco della giornata favorisce l’effetto diuretico e lassativo sull’organismo. La polpa fresca della brionia si può utilizzare per un uso esterno, visto il suo potere lenitivo su ecchimosi e contusioni.

Effetti collaterali e controindicazioni

Conosciuta anche nel passato come pianta dai benefici effetti sulla salute la brionia era molto utilizzata anche se presentava diversi effetti collaterali. In particolare era impiegata come abortivo, come vermifugo, per contrastare reumatismi e sciatica e per debellare le febbri malariche. Oggi se si assume il rimedio omeopatico nei dosaggi indicati dall’omeopata gli effetti indesiderati non sono gravi. Si possono presentare vomito, diarrea, palpitazioni o eruzioni cutanee e in tal caso bisogna interrompere l’assunzione e rivolgersi al medico curante. Se la terapia omeopatica è indirizzata a bambini ed anziani è bene consultare uno specialista prima di iniziarne l’assunzione.

Foto di H. Zell – Own work, CC BY-SA 3.0, Link.