Come coltivare le more

Le more sono probabilmente i frutti di bosco preferiti. Ci sono le more di rovo quelle scure oppure quelle bianche dei gelsi, le piante dei bachi da seta.
Devo dire che come frutti sono diversi come gusto e forma: quelli di rovo sono nere, più grosse e un pò amare a volte, mentre quelle del gelso sono più morbide e zuccherine.
Se non avete una pianta di gelso e le volete coltivare, le migliori sono il rubus fruticosus e il thornless evergreen che potete trovare e comprare nei vivai. Naturalmente sconsiglio di tentare di trapiantare i rovi dei boschi perchè sono pieni di grosse spine e molto infestanti.
Le piante di more amano il sole quindi piantatele o in vasi di 25-30 cm di diametro vicino a dei tralicci, oppure in luoghi esposti a sud a ridosso di muri che mantengano il calore e a cui eventualmente si possono appoggiare per ramificare.

ll periodo adatto per piantarle è sicuramente l’autunno mentre per moltiplicarle potete tagliare dei rametti e fare delle talee alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera.
Come piante sono abbastanza forti essendo rustiche e sopportano facilmente la siccità anche se in estate sarebbe meglio annaffiarle spesso. L’unico problema possono essere gli afidi.
Le more sono ricche di zucchero, acido malico, citrico e tartarico, contengono sali di calcio e potassio avendo quindi poteri tonici e diuretici.
Le foglie del rovo possono essere utilizzate in infuso come colluttorio per per stomatiti, gengiviti e contro il mal di gola.
Questi buonissimi frutti non sono solo un tesoro prezioso per preparare dolci, gelati, macedonie o altre ricette di cucina, ma sono anche molto salutari come tutta la frutta.