Ti è probabilmente capitato di interessarti alla durezza dell’acqua che abbiamo in Italia.
Ma cosa si intende per durezza dell’acqua? La concentrazione più o meno alta di carbonato di calcio e solfato di magnesio presenti nell’acqua. Quando la presenza di questi Sali nell’acqua è elevata si parla di acqua dura, viceversa abbiamo acqua dolce.
Ad oggi non esiste un criterio di misura stabilito in modo definitivo, per questo motivo è facile imbattersi in misurazioni espresse in gradi francesi e tedeschi (i primi sono maggiormente utilizzati). La legge non ha stabilito un minimo per la durezza dell’acqua, tuttavia è preferibile che questa rientri tra i 15° ed i 50° F (gradi francesi). Se l’acqua presenta valori che non rientrano in questa forbice il gusto risulta variato.
Esistono tre gradi di durezza dell’acqua :
- Sotto 15° F (gradi francesi) = acqua dolce, prima classe
- Tra 15° F e meno di 25° F = acqua media, seconda classe
- Oltre 25° F = acqua dura, terza classe
Il sito Assocasa Federchimica permette di controllare la durezza dell’acqua della propria zona. E’ sufficiente inserire la propria provincia e comune e si avranno i dati relativi alla durezza minima, media e massima dell’acqua nella propria zona.
I benefici degli addolcitori
Se ti stai preoccupando della durezza dell’acqua della tua zona, magari anche dopo aver controllato il sito indicato sopra, sappi che esistono degli apparecchi progettati proprio per addolcire l’acqua.
Gli addolcitori sono infatti in grado di ridurre la presenza di sali nell’acqua diminuendo, così, la durezza della stessa. La maggior parte degli addolcitori presenta delle resina a scambio ionico che permettono il funzionamento. Perché quindi addolcire l’acqua? Vediamo subito i principali problemi causati dalla durezza dell’acqua:
- Cattive prestazioni durante il lavaggio
- Formazione di calcare
- Effetti negativi sulla pelle
Se i tuoi abiti sembrano infeltriti dopo qualche lavaggio in lavatrice potrebbe essere colpa proprio della durezza dell’acqua. I sali che determinano la durezza dell’acqua vanno a combinarsi con le molecole del detersivo della lavatrice creando dei composti che non sono solubili in acqua.
A questo punto possono depositarsi sulle fibre causando, appunto, infeltrimento dei tessuti o, molto spesso, costringono ad usare più detersivo del dovuto. Inutile forse sottolineare i danni che il calcare causa. In particolare, può accadere che le incrostazioni di calcare portino alla corrosione dei componenti idraulici con conseguente malfunzionamento dell’elettrodomestico. In parole povere, spese impreviste causa sostituzione di pezzi danneggiati.
Tante sono le persone che hanno riscontrato una maggiore e fastidiosa secchezza della pelle a seguito di ripetuti lavaggi con acqua troppo dura, questo è ancora più avvertito in caso di pelle particolarmente sensibile. Non meno importante, usare un addolcitore può migliorare la qualità dell’acqua in favore delle piante, nella realizzazione di pane e pizza ma anche se si possiede un acquario. Molti sono i sali responsabili della durezza dell’acqua, dai solfati ai nitrati. Un addolcitore riduce notevolmente la durezza del’acqua eliminando o riducendo, come abbiamo visto, molti problemi e possibili guasti.