Il fibrocemento ecologico (o eternit senza amianto oppure ancora eternit ecologico) è un materiale edile diffusosi dopo il 1992. In questa data infatti tanto l’Europa quanto l’Italia hanno reso illegale l’impiego dell’amianto.
Quest’ultimo è molto pericoloso per la salute in quanto le sue polveri, se inalate, possono causare il cancro o, nella migliore delle ipotesi, una serie di patologie respiratorie. Da qui l’esigenza di sostituire l’amianto e da qui l’invenzione del fibrocemento ecologico. Nelle prossime righe prenderemo un po’ di confidenza con questo diffusissimo materiale edilizio.
Cos’è il fibrocemento ecologico
Il fibrocemento ecologico è una sorta di impasto ottenuto dalla miscelazione di cemento e materiali quali acqua, cellulosa e fibre (sintetiche e naturali).
Questa particolare amalgama è caratterizzata da una buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche e da un’ottima capacità di trazione. Tali caratteristiche vengono di solito accentuate dall’abitudine di compattare in un unico pannello più lastre di fibrocemento.
Utilizzi del fibrocemento
Il fibrocemento ha molto in comune con l’amianto, ma, per fortuna, non ha un impatto negativo sulla salute umana. Di solito esso viene impiegato per realizzare delle coperture, impiego che fino a qualche decennio fa era tipicamente riservato alle lastre di eternit.
Il materiale qui in esame può essere utilizzato comunque anche per costruire dei serbatoi, del vasellame o persino delle tubazioni. A volte si può scegliere di adoperare il fibrocemento anche per costruire dei muri portanti. In questi casi però è necessario ottenere prima tutte le autorizzazioni imposte dalla legge. A rilasciarle sarà sempre il Servizio Tecnico Centrale del Ministero dei Lavori Pubblici.
Perché scegliere il fibrocemento
Due dei più grandi vantaggi che offre il fibrocemento sono da ricercarsi nella flessibilità e nella resistenza che è in grado di assicurare. Questo materiale tra l’altro ha un impatto ambientale molto basso e può essere facilmente riciclato.
Caratterizzato da un costo di vendita e produzione esiguo e da indiscutibili proprietà isolanti, presenta un unico svantaggio: ha un’aspettativa di vita relativamente breve. Mentre l’eternit, anch’esso noto per proprietà affini, riusciva a resistere un ventennio, il fibrocemento non dura mai più di una quindicina di anni.
Non si tratta, a ben vedere, di uno scarto temporale eccessivamente grande. In ogni caso il vantaggio di non arrecare danni alla propria salute vale sicuramente la noia di dover provvedere alla manutenzione dell’edificio qualche anno prima rispetto agli standard.
Differenze fra il fibrocemento e l’amianto
In generale possiamo dire che, a livello tecnico e strutturale, le caratteristiche di questi materiali sono molto simili, ma la composizione del fibrocemento è un po’ più complessa dato che una lastra si ottiene spesso dalla stratificazione di più pannelli.
L’eternit senza amianto però si caratterizza anche per la sua leggerezza, per la malleabilità e per i bassi costi di vendita e produzione. Inoltre, come abbiamo detto più volte, non nuoce alla salute.
Come riconoscere l’amianto
Saper distinguere il fibrocemento dall’amianto è importante dato che quest’ultimo non è ancora del tutto scomparso dal nostro territorio. L’aspetto dei due materiali è purtroppo molto simile ecco perché si fatica a identificarli. Per essere certi di differenziare l’uno dall’altro servono perciò delle analisi di laboratorio.
Tuttavia sappiate che in linea di massima l’eternit senza amianto ha un colore appena più chiaro ed è marchiato con la dicitura “ecologico”. Chiaramente si tratta di criteri insufficienti per distinguere l’amianto dal fibrocemento.
Ecco perché per ogni dubbio dovrete sempre rivolgervi a professionisti del settore che, eventualmente, provvederanno anche al servizio di smaltimento amianto nei modi e nei tempi previsti dalla legge. A tal proposito vorremmo suggerirvi di lasciar perdere il fai da te. Il prezzo previsto per tale operazione non è poi così alto e comunque non vale la vostra salute o la vostra vita.