Non sono le foreste pluviali l’ecosistema terrestre con maggiore capacità di sequestro dell’anidride carbonica. Una ricerca dell’Australian National University incorona una foresta australiana, nello Stato del Victoria. L’indagine – i cui risultati sono pubblicati su Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas) – ha studiato i dati relativi alle biomasse di 132 foreste presenti sul pianeta, al fine di individuare in quale regione vengono immagazzinate le maggiori quantità di anidride carbonica. L’aver scoperto che tale primato spetta a una foresta vecchia di secoli e situata in una zona temperata dell’Australia, smentisce la convinzione secondo cui sono le foreste tropicali le migliori “sequestratrici” naturali di CO2. La ricerca ha evidenziato che, mentre una foresta tropicale riesce a conservare dalle 200 alle 500 tonnellate di CO2 per ettaro, le foreste Mountain Ash del Victoria (con alberi vecchi anche 350 anni) ne catturano quasi il quadruplo, ben 1900 tonnellate per ettaro. Non solo. Dati paragonabili, seppur inferiori, sono stati riscontrati dai ricercatori in altre foreste situate in zone temperate della Nuova Zelanda, del Cile e della costa pacifica del Nord America.
Che effetto hanno gli incendi sulla capacità delle foreste di immagazzinare anidride carbonica?
Potenzialmente le foreste hanno la capacità di minimizzare i danni dell’anidride carbonica che altrimenti contribuirebbe al cambiamento climatico. Il fatto è che in alcune zone coperte da foreste si verificano spesso degli incendi e quindi non è possibile quantificare quanta anidride viene stoccata in rapporto a quella che viene liberata durante gli incendi. Un recente esperimento messo in atto dall’Università dell’Arizona ha mostrato come diversi tipi di alberi hanno immagazzinato lo stoccaggio di anidride, con e senza incendi. Secondo il modello, dopo un secolo senza incendi, le piante erano con la possibilità di stoccare una maggiore quantità di anidride carbonica, mentre dove si erano unificati degli incendi c’era una maggiore quantità di anidride carbonica totale e una minore quantità di anidride carbonica stoccata nelle piante. La deforestazione quindi avrebbe degli effetti anche a lungo termine.