Impianti di riscaldamento: consigli per orientarsi nella scelta

In commercio c’è la possibilità di trovare un gran numero di tipi differenti di impianti di riscaldamento. Nel corso degli ultimi anni, anche in Italia è cresciuto sempre di più il senso di responsabilità verso l’ambiente che ci circonda, e proprio questa rinnovata attenzione ha portato a considerare in ogni ambito delle soluzioni in grado di garantire un certo risparmio energetico.

Inoltre, la possibilità di sfruttare varie agevolazioni fiscali, che lo Stato appositamente predispone per tutti coloro che prendono la decisione di provvedere all’installazione di impianti che vanno ad impiegare energie rinnovabili, è un altro aspetto da tenere in forte considerazione.

Sono tantissime le soluzioni che sono presenti in commercio, anche quelle più innovative e all’avanguardia. Tra le altre, sono da valutare le stufe elettriche svedesi di cui parla in maniera approfondita Likecasa in questo articolo molto interessante e di cui si può tener conto per integrare il proprio impianto di riscaldamento, magari in case di montagna o in località in cui d’inverno fa decisamente freddo.

Gli impianti di riscaldamento a pavimento

Uno dei sistemi di riscaldamento più di tendenza, e anche in grado di garantire un importante risparmio sia in termini energetici che in bolletta, è quello a pavimento. In questo caso, la base è rappresentata da un sistema radiante che funziona mediante degli appositi pannelli. Rispetto a quanto avviene con il riscaldamento a battiscopa, quello a pavimento offre la possibilità di procedere con l’accostamento dei mobili alle diverse pareti, senza correre alcun pericolo di deterioramento legato alla maggiore percentuale di aria calda ivi presente.

Proviamo subito a capire quali sono i vantaggi e i punti deboli di un impianto di riscaldamento a pavimento. Prima di tutto, bisogna mettere in evidenza come i costi siano decisamente più bassi rispetto ai sistemi di riscaldamento classici. Al contempo, non serve avere a disposizione alcuna caldaia, così come non è richiesta la presenza della canna fumaria e di tubazioni di distribuzione. Tra i “nei” di questo sistema di riscaldamento troviamo il fatto di comportare costi molto alti in merito non solo alla creazione e predisposizione dell’impianto, ma anche in merito al mantenimento, e non si può installare in qualsiasi pavimento.

Gli impianti a termosifoni tradizionali

Gran parte delle case degli italiani, invece, ha installato un sistema di riscaldamento classico. In questi casi, è presente in ogni stanza della casa almeno un termosifone. Sono tanti i condomini in cui il riscaldamento di ciascun appartamento viene gestito in modo centralizzato.

Il funzionamento dei termosifoni avviene mediante la presenza della caldaia, che provvede al riscaldamento dell’acqua che, tramite i tubi, finisce poi nei caloriferi che si trovano nei vari ambienti della propria abitazione.

Tra i principali vantaggi di un impianto di riscaldamento a termosifoni troviamo il fatto di poter gestire e controllare meglio i consumi, con gli appositi sistemi contabilizzatori, la possibilità di riscaldare le stanze in poco tempo e la manutenzione che, spesso e volentieri, si può svolgere anche in totale autonomia. Di contro, però, c’è da registrare il fatto che l’aria si accumula sul soffitto, può creare dei ristagni e diventa spesso poco salubre, visto il quantitativo di polveri che vengono diffuse nell’ambiente, che è soggetto a sua volta ad una disidratazione troppo alta.

Come pulire dentro e fuori i termosifoni

I termosifoni tradizionali sono la scelta più attuata per il riscaldamento delle abitazioni private ma ciò che li rende poco piacevoli e la loro pulizia, sia interna che esterna.

Per quanto riguarda la pulizia esterna, non si deve per forza essere dei tecnici oppure avere degli attrezzi sofisticati e difficili da reperire.

Se si ha un po’ di tempo e buona volontà, pulire i termosifoni da fuori è un gioco da ragazzi.

Come primo passaggio consigliamo quello di aspirare tutta la polvere mediante un’aspirapolvere, questo è un passaggio facoltativo ma che certo aiuterà a togliere la polvere in eccesso e facilitarvi i passaggi successivi.

In seguito, passate su tutta la superficie del termosifone un panno antistatico e dopo di esso lavate con una spugna imbevuta in acqua tiepida e sapone neutro.

Dopo aver lavato tutto asciugate bene con un panno in cotone.

Mentre, per la pulizia interna del termosifone, avrete bisogno di una bacinella capiente, dei fogli di giornale e di una pinza o una chiave per aprire la valvola del termosifone.

Posizionate sotto la valvola del termosifone dei fogli di giornale e la bacinella. Con l’aiuto della pinza allentate e aprite la valvola e lasciate uscire tutta l’acqua che vi è all’interno.

L’acqua uscirà di colore nero o marrone.

Una volta fuoriuscita tutta l’acqua, richiudete bene la valvola e il vostro termosifone sarà pulito anche dall’interno.

Per la pulizia interna, se non vi sentiti molto sicuri oppure avete poco tempo o in casi più gravi, in cui il vostro termosifone non funzioni moto bene oppure è molto vecchio e presenta tracce di ruggine e altre usure, è consigliato rivolgersi ad uno specialista che sarà esattamente dove mettere le mani.