Lombricoltura: come allevare lombrichi e guadagnare

Molti giovani che hanno difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, si lanciano in particolari idee innovative che siano originali (quindi con una bassa concorrenza), ma che al tempo stesso siano anche redditizie. Una di queste è la lombricoltura. Ciò che fa capire quanto sia un’idea brillante, è il fatto che negli ultimi tempi questa attività ha aumentato la sua diffusione in tutto il territorio nazionale. Complice il fatto che oltre ai lombrichi stessi (utilizzati dai pescatori come esca per i pesci), di loro si può commercializzare anche l’humus che questi esseri producono.

In questo articolo andremo a vedere come allevare lombrichi e quali siano costi e guadagni di questa operazione.

Allevare lombrichi: costi e avvio attività

Inizialmente è sufficiente avere uno spazio di terreno che sia in grado di contenere una lettiera di 2 metri quadrati. Se invece si avvia l’attività in un periodo favorevole come la primavera, si può optare per la creazione di un piccolo impianto che preveda diverse lettiere (si possono allevare lombrichi di specie diverse). In entrambi i casi devono essere tenuti sotto controllo diversi parametri: la temperatura, l’umidita e infine il ph.

I lombrichi mangiano sostanze organiche che hanno origine vegetale, oppure letame maturo, il quale si ottiene facendolo fermentare all’interno di barattoli di vetro e in un ambiente dove vi sia un alto grado di umidità. Quando il composto è diventato poltiglia, dovrà essere distribuito in maniera uniforme sulla superficie della lettiera (lo strato non deve superare i 15 cm, si deve tenere conto che il prodotto per i lombrichi non deve essere aggiunto più di una volta a settimana).

Seguendo una corretta linea di lavoro, in poco tempo i lombrichi cominceranno a crescere e a riprodursi, triplicando il loro numero e cominciando a essere fonte di guadagno. I costi dipendono da che tipo di lavoro si voglia fare. Per un allevamento piccolo a carattere domestico dove si mette a disposizione il piccolo orto di casa, si possono spendere al massimo 2.000 euro per iniziare l’attività.

Nel caso invece si voglia qualcosa di più grande, magari a carattere industriale, i costi per avviare questa attività possono salire da un minimo di 3.000 euro fino a un massimo di 10.000 euro.

Lombricoltura guadagni

I guadagni in questa attività ci sono e possono essere anche interessanti, ma è chiaro che sia richiesta molta dedizione ed impegno, perché vi sono molte cose di cui tenere conto. Come abbiamo visto sopra, le lettiere devono essere in un ambiente ben regolato, vi sono regole importanti sull’alimentazione dei lombrichi e come preparare il loro cibo settimanale.

Prima di cominciare un’attività ad ampio raggio però, è consigliabile cominciare dal piccolo orto di casa e studiare tutto quello che c’è intorno al mercato dei lombrichi: richiesta, periodi dell’anno e tutte le fasi importanti del ciclo produttivo. Solamente quando si è divenuti esperti e si ritiene di essere in grado di proseguire in maniera più intensiva, si può pensare di aprire il proprio raggio di azione ad un mercato più grande.