Nonostante gli scempi di abusivismo che nel corso degli anni ne hanno messo a repentaglio la bellezza, il Parco Regionale dell’Appia Antica mantiene ancora tutt’oggi un indiscutibile fascino. Forse perché nel cuore della città eterna gonfia di traffico e smog sembra un miracolo un’area verde di queste dimensioni, o per la presenza di incredibili bellezze storiche ed archeologiche, il Parco è un’oasi da preservare e custodire con gelosia.
Grande ben tremilaquattrocento ettari posti nella parte sud e sud-est della capitale, l’area ingloba anche i comuni di Ciampino e Marino oltre quello di Roma. Istituito nel 1988 il Parco dell’Appia Antica è definito “area protetta di interesse regionale” ed ha come finalità la conservazione e la valorizzazione del territorio per permettere ai cittadini di godere dei suoi tesori che hanno un inestimabile valore paesaggistico ed artistico.
Visitare il Parco significa immergersi nella storia di Roma: dal periodo imperiale a quello repubblicano, dai primi secoli del cristianesimo al medioevo.
Tra i monumenti più affascinanti da visitare vi sono le Mura Aureliane, la Tomba di Geta, il Sepolcro di Priscilla, l’area del Palazzo imperiale di Massenzio, il mausoleo di Cecilia Metella, la Villa dei Quintili, le catacombe di San Callisto e di Domitilla, numerose chiese, mura e fortificazioni, per finire poi con i resti di una delle più grandi opere architettoniche dell’antichità, l’acquedotto romano.
Dal punto di vista naturalistico sono innumerevoli le specie di flora e fauna presenti: olivi, mandorli, la macchia mediterranea, gli splendidi pioppi neri mentre uccelli e piccoli mammiferi, oltre a pesci e crostacei, sono un po’ ovunque in tutto il Parco.
Sono davvero tantissime gli itinerari e percorsi da poter fare passeggiando lungo i sentieri dell’area. Non basterà certamente un giorno per visitarlo tutto. L’ideale sarebbe fermarsi un po’ nella capitale, dormendo presso uno dei tanti b&b, avendo così l’opportunità di visitare anche l’area delle Caffarella e passeggiare lungo la Via Appia, una delle arterie più importanti dell’impero romano. Non a caso definita la “regina viarum”, la strada, iniziata nel IV secolo a.C. riuscì a collegare Roma prima con la Campania e poi con Brindisi, costituendo una strada fondamentale sia per il commercio romano che per l’espansione dell’impero e per il controllo del territorio.