Come ottenere una pianta di avocado partendo dal seme

L’avocado mania sta dilagando e allora perché non provare a coltivare in casa il delizioso frutto tropicale? E’ possibile farlo conservando il grosso seme di un frutto appena mangiato e seguire una procedura molto semplice.

Dal nocciolo si può ottenere una piantina che potrà crescere anche sul terrazzo di casa in vaso. La moltiplicazione dal seme è quella che tratteremo in questo articolo ed inizia conservando il nocciolo. Esso va pulito bene dalla polpa, facendo attenzione a non togliere la pellicina marrone che lo riveste, e lasciato asciugare prima di piantarlo.

Nella seguente immagine un collage di foto scattate ogni giorno a partire dal 28 maggio fino all’8 giugno 2019.

Crescita pianta di avocado

Poi la piantina è stata messa in vaso e fotografata nuovamente il 12 giugno (foto di copertina).

L’avocado appartiene alla famiglia delle Lauracee ed in botanica il suo nome è Persea americana. E’ un albero tropicale che cresce in natura sule coste del Pacifico in America Centrale, dal Brasile fino al Messico.

Raggiunge anche i 20 metri di altezza negli esemplari più grandi, ha un tronco rivestito di una corteccia grigiastra e foglie ovali e lunghe. La sua chioma è frondosa e molto grande. L’avocado viene coltivato anche sulle sponde del Mediterraneo, specie nel sud della penisola.

La coltivazione casalinga dell’avocado

Come premesso per ottenere una piantina di avocado si parte dal nocciolo del frutto che va messo in un bicchiere con dell’acqua. E’ necessario posizionare degli stuzzicadenti in modo che solo una parte del seme stia in acqua. I bastoncini messi perpendicolari tra loro servono a sostenere una parte del nocciolo all’asciutto.

Il seme va posto con la sua parte più rotonda verso il basso, la restante deve emergere fuori dall’acqua perché da quel lato spunteranno i germogli. Nella parte sottostante invece compariranno le radici.

Il bicchiere va appoggiato in un posto bene illuminato e soleggiato ed è necessario aggiungere acqua quando scende. Le prime radici spunteranno dopo circa un mese e nella parte superiore faranno capolino le prime foglie.

Quando sulla pianta ci saranno una decina di foglie si può trasferire il seme nel terriccio: si eliminano gli stuzzicadenti e si trapianta il tutto in un vasetto. L’avocado ha bisogno di umidità e caldo, non occorre bagnare troppo la piantina ma tenere il terreno ben drenato.

La piantina crescerà e dovrà essere potata quando raggiungerà i 30 cm in modo da rinforzarne la base. La potatura periodica, eseguita sulla parte superiore per circa 15 cm, servirà a farla crescere sana e rigogliosa.

Consigli utili per la cura dell’avocado

Si può seminare l’avocado in qualsiasi stagione ma il momento più indicato è la primavera in modo da poterlo poi far crescere con il caldo e la bella stagione. Essendo una pianta tropicale ricordiamoci che ama un clima caldo e non gradisce il freddo.

La piantina vuole una temperatura compresa tra i 16 e i 29° e al di sotto dei 4°, anche se già robusta, va in sofferenza. In inverno il consiglio è quello tenere il vaso in un luogo riparato, se è stata messa a dimora nel terreno invece va protetta con teli.

In estate la pianta va concimata e irrigata con più frequenza e potata lasciando soltanto 4 o 5 rami in modo che possano rinforzarsi e far nascere altri germogli.

Ogni tanto bisogna controllare che la piantina non venga attaccata da parassiti e insetti infestanti che ne possono compromettere lo sviluppo.

Quando si raccolgono i frutti dell’avocado?

La risposta a questa domanda è assai complessa. Vedere i frutti non è così scontato perché a volte è necessario accoppiare piante appartenenti a due gruppi diversi, A e B, affinchè avvenga l’impollinazione reciproca.

Se la fortuna ci assiste è possibile raccogliere i primi frutti dell’avocado coltivato in casa dopo 4 anni. Ma ci potrebbe volere anche qualche anno in più: nel frattempo la cura verso la pianta non dovrà mai mancare.