Potatura ortensie: quando e come farla

L’ortensia è una delle piante maggiormente coltivate che rende i giardini colorati grazie ai suoi grandi e allegri fiori. Di origini asiatiche ma molto diffusa ormai in tutta Europa, l’ortensia è molto amata e la sua potatura richiede la giusta attenzione perché si tratta di un intervento piuttosto delicato da eseguire con precisione.

Se si seguono i passaggi corretti la pianta ci ringrazierà donandoci fiori molto belli e regolari ma la potatura non si ferma soltanto ai rami bensì coinvolge anche alcune parti dei fiori che vanno rimossi perché sono inutili al buon sviluppo e alla crescita della pianta stessa.

Benefici della potatura delle ortensie

Eseguire la giusta potatura favorisce la crescita dell’ortensia e permette di mantenerla in salute evitando che si sviluppino batteri e infezioni. Potare l’ortensia serve anche per renderla più bella e farla crescere in maniera armonica permettendo di dare ai fiori la loro migliore forma.

Assolutamente da non trascurare il fatto che la potatura dell’ortensia sarà diversa a seconda della varietà della pianta: non considerare questa particolarità significherebbe compiere anche un piccolo errore fatale per lo sviluppo futuro della pianta.

Quando potare le ortensie

Sono tantissime le varietà di ortensie esistenti, circa 80, e si possono dividere in due grandi categorie: quelle che fioriscono su rami vecchi dell’anno scorso e quelle che fioriscono su rami nuovi cioè di quest’anno.

A seconda della varietà si esegue la potatura in un determinato periodo dell’anno. Le ortensie del primo tipo si potano a fine estate per favorire la fioritura per il prossimo anno mentre per quelle dell’altra categoria la potatura si esegue verso fine inverno o addirittura ad inizio primavera ed in questo caso l’ortensia produrrà la sua fioritura in estate.

Se l’ortensia è di tipo rampicante la potatura è minima e servirà soltanto ad evitare una crescita troppo rigogliosa della pianta.

Come potare le ortensie

La potatura è diversa a seconda di cosa si vuole ottenere dalla pianta. Se si preferisce veder sbocciare tanti fiori piccoli si lascia intatta l’altezza naturale della pianta e si interviene con una leggera potatura mentre se si prediligono fiori grandi si procede con una potatura più severa andando a potare con incisioni a circa mezzo metro da terra in modo da ottenere l’effetto ottico di un cespuglio basso.

Inoltre se l’ortensia è giovane, lo si capisce guardando se sul ramo è presente una nuova gemma, non bisogna procedere alla potatura perché è inutile mentre se si tratta di un fiore che nasce su rami vecchi si pota facendo un’incisione sotto il fiore con le forbici.

Per le ortensie che appartengono al secondo tipo si procede alla potatura classica, spuntando i rami vecchi e secchi e quelli troppo imponenti.

Gli attrezzi per potare le ortensie

Pochi ed economici gli attrezzi necessari alla potatura delle ortensie: servono delle cesoie, un coltellino e delle forbici con cricchetto. E’ buona norma ricordare di disinfettare gli strumenti prima di utilizzarli per scongiurare il pericolo di batteri che possono colpire il fiore ed assicurarsi che siano robusti e taglienti.

Un ultimo prezioso consiglio: se non vuoi buttare i fiori recisi e hai lo spazio necessario puoi dare vita a tante talee che saranno i tuoi fiori di domani!