Lo smaltimento di carta e cartone è un processo che va conosciuto per comprendere quanto la sua esistenza sia importante, dato che permette di evitare la costruzione di nuove discariche e di ridurre l’impatto ambientale.
Sono diffuse alcune credenze relative alla carta che andrebbero tuttavia smentite. Non è possibile riciclarla all’infinito perché vengono alterate le sue proprietà meccaniche e chimiche, portando all’indebolimento delle fibre. Inoltre nel corso di questa operazione vengono comunque prodotti dei rifiuti che vanno gestiti, solitamente destinati alla termovalorizzazione (vedi qual è l’attuale situazione in Italia).
Il processo dello smaltimento di carta e cartone
Ci sono due canali primari attraverso cui avviene il ritiro della carta da macero che poi verrà riciclata: la raccolta differenziata dei cittadini e il sottoprodotto industriale. In quest’ultimo caso gli scarti sono già stati selezionati per essere idonei al trasporto nelle cartiere, come giornali stampati e imballaggi usati dalla grande distribuzione.
Per quanto riguarda la prima opzione invece, è necessario effettuare un trattamento di selezione prima che vi sia una trasformazione in materia prima secondaria. La selezione consiste nell’eliminare le impurità come residui di plastica e inserti metallici, dopodiché la carta e il cartone vengono pressati in grandi balle chiamati maceri.
Questi vengono poi gettati nei pulper, grandi vasche contenenti acqua calda dove vengono spappolati per separare le fibre della carta, tramite un meccanismo di pale rotanti che crea un moto vorticoso. Si ottiene una poltiglia che viene sottoposta a trattamenti specifici per eliminare i contaminanti ancora presenti come colle e vetro e, se si vuole ottenere un elevato grado di bianco, ci sarà anche un processo di disinchiostrazione volto a far scomparire vernici o smalti presenti.
Nelle successive fasi di lavorazione si incontra la raffinazione, fondamentale per rafforzare i legami tra le fibre, rendendole elastiche e flessibili. La miscelazione invece si ottiene legando la materia prima fibrosa con altre sostanze come gli additivi. L’impasto verrà poi lavorato da enormi macchine, per poi essere lasciato a essiccare e, tramite un compattatore carta, verrà poi realizzato nuovo materiale da immettere ancora nel mercato.
Il sistema della compattazione di cartone e carta è un ottimo sistema per lo stoccaggio anche nella fase della raccolta, prima che i rifiuti vengano condotti al riciclaggio, perché permette alle aziende di collocare i cartoni da destinare al riciclo in una specifica area del magazzino. Esistono compattatori che dispongono sia del dispositivo per schiacciare il materiale, sia di un cassone per depositarlo, così da evitare ulteriori spostamenti in altri contenitori e in modo tale da averli pronti per quando gli addetti al riciclaggio verranno a ritirarli.
Come dev’essere la carta per poter essere riciclata
Esistono delle normative a livello europeo da rispettare in merito al processo di riciclaggio dei rifiuti, di cui è necessario essere a conoscenza se non si vuole incappare in multe o altre sanzioni. Per una raccolta differenziata di qualità, bisogna seguire una serie di regole. Innanzitutto all’interno della categoria di carta e cartone vanno i sacchetti, i giornali, le riviste, i libri, gli scatoloni, confezioni per alimenti, ecc..
Questo non implica che qualsiasi tipo di carta rientri in questo schema: il cartone della pizza non può essere messo nel contenitore della carta e del cartone se è sporco, così come la carta oleata che avvolge alcuni alimenti. Entrambi andranno gettati nell’indifferenziato (scopri quali sono le regole della raccolta differenziata).
Ci sono foglietti come i post-it che per la loro proprietà adesiva possono essere gettati nella carta e nel cartone, perché la colla utilizzata per poterli attaccare è solubile in acqua. Gli scontrini al contrario sono composti da sostanze che reagiscono al calore e possono portare problemi nelle fasi del riciclo, per cui devono stare lontano dalla carta e dal cartone.
Perché è importante riciclare
La quantità di rifiuti che si produce nel mondo è in continuo aumento perché la popolazione cresce, insieme all’acquisto di nuovi prodotti. Le attività di riciclo, svolte da aziende come GV Macero, contribuiscono a ridurre l’inquinamento perché vengono abbattuti meno alberi, inoltre dato che per metterlo in atto serve produrre meno energia di quella utilizzata per realizzare materie prime, c’è un forte risparmio economico. Attraverso questo processo vengono dimezzate le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, rispetto a quelle derivanti dalla produzione di carta a partire dalle fibre di legno.
Riciclare la carta e il cartone permette di creare nuovi materiali molto utili in ambito industriale come la cartafrutta, parecchio robusta e usata per produrre articoli di cancelleria, o la carta latte, sfruttata per realizzare le pubblicazioni editoriali. Il sistema della logistica e dei trasporti necessita di grandi quantitativi di materiali da imballaggio come cartoni e scatoloni, i quali una volta usati verranno immessi nel ciclo di produzione della carta, evitando che delle materie prime vadano perdute.
Esistono anche aziende che stipulano preventivi con i gestori del trasporto dei rifiuti per rivendere la carta e il cartone, facendoli diventare una risorsa economica una volta che questi hanno concluso la loro funzione.