La crisi energetica ha acceso i riflettori sull’annoso problema delle tonnellate di CO2 disperse nell’ambiente ogni anno, smuovendo anche quelle coscienze che prima non consideravano prioritario l’efficientamento energetico.
Che sia per il caro energia o per ideologia onestamente poco importa, l’importante è fare fronte comune verso la transizione verde e la riduzione dei combustibili fossili. Anche l’Unione Europea prosegue infatti la sua campagna di adeguamento del sistema di riscaldamento e pone il 2029 come data ultima per la produzione di caldaie a gas autonome, incentivando le pompe di calore.
Nel Piano RePowerEu si parla invece di diversificare l’approvvigionamento energetico e favorire la diffusione delle energie rinnovabili per diminuire i costi in bolletta, ma soprattutto per guadagnare l’indipendenza energetica dalla Russia ed affrontare la grave crisi climatica che si sta abbattendo sul pianeta.
Le caldaie sono le principali responsabili dell’inquinamento a Torino
L’Arpa Piemonte ha notato che durante il lockdown 2020, dovuto all’emergenza epidemiologica per far fronte al Covid 19, l’inquinamento non tendeva a diminuire.
L’analisi della qualità dell’aria ha confermato quindi che le emissioni inquinanti, contrariamente a quanto si pensa abitualmente, non sono attribuibili solamente al traffico, ma anche e soprattutto agli impianti di riscaldamento obsoleti e ad una mancata manutenzione delle caldaie.
Anche la massiva transizione alle caldaie a condensazione e a bassa concentrazione di livelli di NOx, favorita dalla direttiva Energy-using Products 2005/32/CE, si è confermata l’unica via percorribile per ridurre efficacemente l’inquinamento.
Secondo il Direttore Arpa Angelo Robotto, la messa a norma degli impianti termici piemontesi a metano porterebbe a ridurre le emissioni di NOx sino a 300 tonnellate all’anno. Questo è un dato che è facilmente interpretabile da chiunque e deve spingerci a manutere e rinnovare l’impianto domestico per ridurre i consumi, ma anche per proteggere l’ambiente.
Caldaie a condensazione: che cosa sono?
Le caldaie a condensazione sono l’alternativa più immediata alle caldaie tradizionali perché sono più efficienti e recuperano il calore dei fumi combusti per autoprodurre energia termica.
Quest’energia normalmente andrebbe dispersa ed invece grazie alla tecnologia a condensazione, viene convogliata in un apposito scambiatore e riutilizzata, ad esempio per scaldare l’acqua calda sanitaria.
In più trattenendo il calore dei fumi combusti e ridistribuendolo all’interno dell’impianto, emettono
Questo permette da una parte di risparmiare in bolletta e dall’altra di accedere ad importanti incentivi fiscali per l’efficienza energetica che ne permettono l’acquisto al 65% in meno, ad esempio con l’Ecobonus.
Sono molte infatti le aziende del territorio che consentono di applicare lo sconto in fattura diretto o la detrazione fiscale IRPEF tradizionale, come la torinese Custom Sales: https://customsales.it/installazione-caldaia-a-condensazione-torino/
Quando conviene installare una caldaia a condensazione?
Le caldaie a condensazione lavorano bene con impianti radianti a pavimento ed edifici ben isolati, ma permettono di ottenere maggior efficienza, dal 10% al 15%, anche con un vecchio impianto a radiatori ed in presenza di un cattivo isolamento termico.
Oltre ad avere un rendimento in linea con le legislazioni vigenti, sono in classe ecologica con basse emissioni di monossido di carbonio (CO) e ossidi di azoto (NOx).
Inoltre sono molto stabili e facili da installare ed ottimizzano la termoregolazione, grazie ai comandi remoti a distanza e le sonde esterne. Per tutte queste ragioni, sono ovviamente un buon investimento ammortizzabile sin da subito, vediamo un esempio pratico di risparmio in 15 anni su due tipi di impianto.
Quanto è possibile risparmiare con una caldaia a condensazione?
La tecnologia a condensazione consente un risparmio dal 25 al 30% con impianti a pannelli radianti a pavimento e dal 10 al 15% per impianti tradizionali ad alta temperatura con termosifoni.
Ad esempio su una bolletta del gas annua pari a 1000 euro, potremo quindi risparmiare sino a 300 euro l’anno con un impianto a pavimento e sino a 150 l’euro l’anno con i termosifoni tradizionali.
Se sommiamo questo risparmio per la durata media di una caldaia, circa 15 anni, potremo facilmente calcolare un risparmio di lungo periodo sulla bolletta del gas dai 2250 ai 4500 euro, a seconda dell’impianto e dell’isolamento domestico.
Come risparmiare davvero sulla bolletta del gas? Qualche consiglio alla portata di tutti
A Torino ed in Piemonte, con un clima temperato-freddo, i caloriferi sono accesi dal 15 ottobre al 15 aprile per circa 14 ore al giorno.
Con queste temperature non è fattibile limitare notevolmente il riscaldamento, ma ci sono alcuni accorgimenti che possono aiutarci a risparmiare:
- installare le apposite valvole termostatiche e cronotermostati evoluti per mantenere omogenea e sotto controllo la temperatura degli ambienti;
- non impostare temperature superiori ai 20°C di giorno e 16°C di notte;
- effettuare la manutenzione regolare della caldaia ed il controllo fumi;
- non aprire le finestre per il ricircolo d’aria, quando il riscaldamento è in funzione;
- non coprire i caloriferi con copritermosifoni;
- non coprire il pavimento con grandi tappeti, in caso di riscaldamento radiante;
- effettuare un controllo periodico ed eventualmente sostituire gli infissi che presentino spifferi e non siano perfettamente isolati.