Gli appassionati di giardinaggio lo sapranno già bene, ma per chi desidera invece approfondire l’argomento spieghiamo in questo articolo cosa si intende per talea.
Si tratta, per l’esattezza, di un procedimento che consiste nel riprodurre una determinata pianta semplicemente asportandone una parte per poi inserirla in un terreno oppure in acqua.
In base al modo in cui viene eseguita questa operazione, è possibile praticare diversi tipi di talea: nei successivi paragrafi descriveremo infatti come effettuare la talea legnosa, la talea erbacea, la talea di cactus e la talea di radice.
Talea legnosa
Questa tipologia di talea è particolarmente indicata per alberi o comunque arbusti di grosse dimensioni. Effettuarla in autunno o al termine della stagione invernale, quindi alle porte della primavera, è di gran lunga preferibile per ottenere risultati soddisfacenti.
Il procedimento consiste nell’asportare una porzione abbastanza grande di ramo, praticando un’incisione nei pressi di un nodo legnoso, che deve essere presente in minima parte. La porzione di ramo in questione va dunque inserita all’interno del terreno, interrando il nodo legnoso che darà vita alla nuova radice. Prima di procedere, però, asportate le foglie presenti sulla porzione da interrare: questo rinvigorirà la talea e la sua forza riproduttiva.
Questo sistema porta in genere a uno sviluppo di circa venti centimetri.
Talea erbacea
La talea erbacea è un’altra tipologia di talea indicata soprattutto per i piccoli arbusti e per le piante erbacee di piccole o medie dimensioni. Se intendete infatti riprodurre arbusti oppure alberi più grandi, è molto meglio utilizzare sistemi differenti, come la talea legnosa descritta nel paragrafo precedente. Il periodo migliore per effettuare la talea erbacea è sempre all’inizio della stagione primaverile, o comunque quando l’inverno sta volgendo al termine. Recidete dunque una porzione apicale di ramo, stando attenti ad asportare anche una minima parte del ramo dove era attaccata la talea.
Talea di cactus
Come si può ben comprendere dal nome, questa tipologia di talea può essere effettuata sui cactus, appunto, ma in generale anche su tutte le altre piante definite succulenti, che ramificano facilmente. Nella stragrande maggioranza dei casi, la talea di cactus è praticata con grande successo.
La suggeriamo in particolare se avete a che fare con piante ammalate, prelevando però ovviamente le talee che sono sane, per riprodurre fedelmente la pianta originale.
Talea di radice
Si tratta forse del sistema meno utilizzato in assoluto tra quelli qui elencati, in quanto va bene solo per specifiche piante. In ogni caso, per effettuarla con successo, attendete febbraio e marzo, asportate una porzione della pianta comprensiva di radice e apice radicale, e inseritela direttamente nel terreno.
Effettuare una talea perfetta: le giuste precauzioni
Ma quali sono le giuste precauzioni da adottare e i migliori accorgimenti per ottenere un perfetto risultato?
- Innanzitutto, ricordatevi di utilizzare un coltello parecchio tagliente o in alternativa delle specifiche cesoie: entrambi gli strumenti vanno accuratamente puliti dopo essere stati utilizzati.
- Praticate sempre un’incisione obliqua e netta.
- Per fare in modo che il risultato sia ottimale, prima di interrare la talea è consigliato somministrare ormoni radicanti.