Siete fan della moda vintage? Odiate lo spreco? I consigli che seguono sono fatti per voi che andate per negozi e bancarelle dell’usato.
Prendete vestiti che abbiano carattere
Quando scegliete tra gli abiti del negozio e pensate: “mmh questa giacca sembra quella di Alanis Morissette, la mia cantante preferita” oppure “wow così vestito sembro Viggo Mortensen”, non lasciate che la cosa finisca lì. Se l’abito ha un tale impatto su voi e se vi ricorda una persone che stimate, un vip che ammirate o un modello al quale vi ispirate vuol dire che probabilmente è un acquisto che vale la pena di fare. E avrete fatto un acquisto eco.
Fate pace con l’odore della naftalina
Non importa quanto cerchiate, quanto recenti siano gli abiti che trovate, quanti negozi conosciate. Quando andate nei negozi d’usato l’odore delle odiate palline vi segue ovunque. L’unica cosa da fare è rassegnarsi e passare ai consigli successivi. Un bel giorno dopo aver lavato gli abiti vi accorgerete che finalmente avranno il vostro odore.
Vestire eco: ad ognuno il suo stile
Abbiamo già visto come vestire vintage possa aiutare ad eliminare gli sprechi e risparmiare. Ecco altri consigli per chi voglia crearsi un guardaroba cercando tra mercatini e co.
Create il vostro stile
Create uno stile personale con i vostri vestiti comprati in modo intelligente. Non sprecate nulla, create il nuovo dal vecchio e sarete alla moda anche con un vestito anni Cinquanta. L’unica cosa che dovete fare è tenere conto dei vostri limiti. Se le spalle ampie non vi donano, non comprate vestiti anni Ottanta. E per il resto vige la regola aurea: mai ascoltare i criticoni.
Togliete l’etichetta
Quando tornate a casa dal vostro shopping ricordatevi di togliere l’etichetta del negozio dell’usato, anzi fatelo appena prima di lavare i vestiti. Come tutti abbiamo appreso dalla scuola, il bullismo non finisce mai, non importa con quanta passione motiviate il vostro gesto o definiate vintage il vostro abito. Quell’etichetta vi attirerà un sacco di guai se non la rimuoverete.